
È tempo di vendemmia.
I luoghi suggestivi del vino in Emilia Romagna, di vigna in vigna...
L’Emilia Romagna si veste dei colori dell'autunno. La vendemmia è cominciata e presto potremo apprezzarne i “frutti”...
In Emilia Romagna la vendemmia è una festa.
Un rito corale, faticoso ma appassionante, che porta indietro nel tempo, tra ricordi, simboli e tradizioni che si perdono nell’antichità.
L’arte del vino e della vite, infatti, era praticata anche dai greci e dagli antichi romani, associata al tema della nascita, della vita e della rigenerazione, e così resta nel nostro immaginario collettivo.
Per respirarne la magia, inebriarsi dei profumi del mosto, basta fare visita alle cantine dell’Emilia Romagna, pronte ad accogliervi e a trasmettere tutta la passione per il vino, raccontarvi i segreti della coltura della vite e della vinificazione, in un clima di grande convivialità che distingue la regione nel Bel Paese.
I vindêma, “vendemmiano” in Romagna, secondo il dialetto faentino, e proprio nei pressi di Faenza potrete fare visita alla tenuta La Sabbiona per scoprire i vitigni autoctoni di Romagna Centesimino e Famoso, rispettivamente un rosso e un bianco che stanno riscuotendo tantissimo successo tra i winelovers.
Potrete degustare vino stuzzicando qualcosa in piedi, sedervi davanti al classico tagliere romagnolo, oppure assaporare i piatti della tradizione nell’agriturismo. Sicuramente da non perdere il tour in trattore fino alla Torre medioevale di Oriolo!
Ci spostiamo verso le vigne dell’Emilia attratti dal Pistòun, ovvero la bottiglia di vino con il tappo in sughero, come la chiamano a Modena. Qui vi aspetta un’altra fantastica esperienza presso la tenuta Villa Cialdini a Castelvetro di Modena, un bellissimo borgo antico con scacchiera gigante sulla piazza, considerato Città del Vino. La tenuta ospita una delle realtà vinicole più importanti del territorio emiliano, la Cleto Chiarli dove potrete passeggiare tra i vigneti, visitare la cantina, degustare le bollicine d’eccellenza dell’azienda e i celeberrimi Lambrusco di Sorbara e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro.
Le vigne ovviamente non finiscono qui!
Pensate che nella regione Emilia-Romagna le viti coprono un territorio che supera i 50 milioni di ettari e sta crescendo, anche nel biologico, grazie all’impegno dei viticoltori e alla passione degli “enocultori”, gli amanti del vino che come noi amano perdersi di cantina in cantina, di vigna in vigna...